lunedì 24 gennaio 2011

Il Giappone in crisi creativa?! Macché...!

Square-Enix ultimamente ha annunciato parecchi titoli in lavorazione che verranno rilasciati nel corso del 2011, e menomale che ultimamente si parlava di una crisi creativa da parte dei developers giapponesi. A questo punto viene da chiedersi in quanti dei progetti annunciati dal colosso nipponico sia coinvolto il leggendario Tetsuya Nomura, famoso per aver regalato al popolo della videoludica personaggi della caratura di Squall, Sephiroth e Cloud. Nonostante alcuni pezzi grossi della industry giapponese sostengano di aver perso la loro verve creativa, io ho motivo di credere nell'opposto; a dimostrare questa mia affermazione vi sono titoli rilasciati qualche mese fa del calibro di Vanquish, sviluppato dai Platinum Games (gli stessi di Bayonetta) e  la tredicesima Fantasia Finale di Square-Enix. Chi di voi ha giocato ad almeno uno dei due titoli citati sa perfettamente su cosa si basi la mia tesi; nonostante entrambi non abbiano avuto il successo dovutogli non sarebbe giusto non sottolineare quanta di quella creatività tipica dei giapponesi sia stata profusa in Vanquish e Final Fantasy XIII.
A mio modo di vedere, il Giappone non è in crisi, ma in una fase di transizione, dove per loro è più difficile scegliere tra tradizione e innovazione, al punto tale che alcuni colossi del sol levante hanno deciso di iniziare (anche se in maniera molto lenta) l'acquisizione di team di sviluppo occidentali; non so esattamente quanto questa possa rivelarsi una mossa vincente, ma questo solo il tempo potrà dircelo e purtroppo, a noi videogiocatori appassionati delle loro creazioni, non resta che sperare sulla qualità del futuro prodotto finale.



 P.S   La recensione di Vanquish è già stata pubblicata su queste pagine, mentre è in arrivo quella di Final Fantasy XIII

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