mercoledì 2 febbraio 2011

Recensione: Final Fantasy 13

Square-enix è da sempre  simbolo di tutta la magia e di quelle intense ed uniche emozioni di cui sono cariche le produzioni del sol levante, e su questo ci sono pochi dubbi. Final Fantasy XIII va detto, rappresenta un  taglio netto con le passate iterazioni del franchise, ma non per questo è da sottovalutare; nonostante la considerevole mole di tempo impiegata per lo sviluppo, che dopo un certo numero di anni rischia di diventare dannosa per il gioco  invece di fare da garanzia sulla qualità finale del prodotto,  va detto che questa nuova apparizione brilla di una luce tutta sua, ma accompagnata anche da qualche ombra. Questo è Final Fantasy XIII, meravigliosa ed unica magia giapponese...

Grafica: Tecnicamente parlando il gioco si presenta con una grafica di alto profilo, con un'ottima modellazione poligonale di ambienti e location, si nota un leggero aliasing durante le fasi di gameplay e dispiace notare che la modellazione della dita dei personaggi risulti cubettosa, ma questo è un difetto che denota come inizialmente il gioco fosse stato concepito per uscire su playstation2. Le texture sono molto dettagliate, buona l'illuminazione e l'effettistica in particolare, ottimi gli effetti sprigionati dalle magie e dalle summon.


gameplay: Il gameplay proposto dal developer nipponico si presenta spaccato in due tra innovazione e tradizione, i combattimenti sono un mix tra la turnazione e il real time, ma in questo capitolo risultano molto più tattici grazie all'implementazione degli optima, ossia combinazioni customizzabili dei vari ruoli inseriti: occultista, terapeuta, sentinella, sabotatore, attaccante. Poichè ogni boss ha un optima al quale è particolarmente debole è fondamentale imparare a sfruttare al meglio il combat system; la square-enix ha scelto di togliere qualsivoglia forma di esplorazione libera, imponendo al player un incedere su binari che sicuramente farà storcere il naso a più di un fan del franchise, va altresì detto che ciò permette di vivere ancora più intensamente la stupenda sceneggiatura invastita dagli sviluppatori.

Sonoro e doppiaggio: Il  doppiaggio inglese di final fantasy XIII si attesta su ottimi standard, ottima la sincronizzazione fra il labiale ed il parlato, la colonna sonora se pur orfana del suo storico compositore Nobuo Uematsu, risulta molto originale con pezzi in grado di dare ad ogni cut-scene il giusto pathos, e trasportando il player direttamente nelle emozioni dei vari protagonisti.

Longevità: per portare a termine il titolo serviranno tra le 70 e le 120 ore di gioco, va altresi detto che la difficoltà dal settimo capitolo in poi subisce una brusca impennata, risultando davvero ostica anche per il player più Hardcore.


Commento finale: Square-enix ci sa fare, come al solito è riuscita a trovare il modo per spaccare in due i fan, come fece ai tempi dell'ormai leggendario Final Fantasy X, un comparto tecnico di primissimo piano, un colonna sonora di pregevole fattura,un combat system rinnovato, e la migliore sceneggiatura invastita dal developer nipponico in un Final fantasy, chiudono il cerchio su un titolo che a scapito dei detrattori rimarrà impresso a lungo nell'immaginario collettivo del popolo videoludico. Un'acquisto obbligato quindi, per tutti i fan dei gdr del sol levante e non.

Voto Finale 9.0

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