venerdì 18 gennaio 2013

Recensione: DMC:Devil May Cry

Ed eccoci qui, finalmente è giunto il momento che tutti voi lettori stavate aspettando, Videogame-Review-Reloaded si appresta ad analizzare e dare il suo verdetto al controverso reboot della celeberrima saga di Capcom, in mano, per l'occasione, agli inglesissmi Ninja Theory. Ladies and Gentlam ecco a voi la recensione di DMC:Devil May Cry.

Questa nuova produzione Capcom ha saputo più di altre spaccare in due il popolo del video ludo, fra coloro che osannavano questo nuovo devil may cry sin dai primissimi trailer, e chi lo ha sempre odiato. Chi vi scrive ha sempre difeso a spada tratta il titolo, dalle critiche dei numerosi detrattori. Tuttavia lungi da me, nel voler fare un semplice e riduttivo discorso da fan amante della saga, non spreco altro spazio in chiacchere. La prima cosa che colpisce della nuova produzione dei Ninja Theory è di sicuro la direzione artistica, in grado di tratteggiare un mondo vivo e credibile, artisticamente infatti si nota come il team di sviluppo abbia fatto notevoli passi in avanti rispetto ai loro precedenti lavori. Il design dei demoni è ottimo e molto ispirato così come quello dei livelli (specie quelli nel Limbo, davvero stupendi). Il gameplay è un perfetto ibrido, mix fra le vecchie meccaniche della serie ed alcune interessanti aggiunte, prima fra tutte una maggior varietà di armi bianche e non, a cui si aggiunge anche un'ottima varietà di nemici. Le sessioni nel regno dei demoni sono ben costruite e il design dei livelli in continua trasformazione, saprà rapire il giocatore in più di un'occasione. Tuttavia l'ultima fatica di questo talentuoso team inglese non è fatta solo di luci, ma anche di ombre. Infatti a fronte di una direzione artistica eccezionale e fuori parametro fa da contraltare una narrazione non sempre convincente, questo a causa principalmente di personaggi (escluso Dante), mal caratterizzati e con davvero poco spessore rispetto a quelli dei vecchi capitoli. Tanto per fare un esempio i comprimari e non, apparsi in Devil May Cry 4 erano e sono di ben altro spessore, se confrontati con questa rivisitazione del leggendario ammazza demoni. Pessimi anche i dialoghi, davvero mal scritti e con un doppiaggio in italiano semplicemente inascoltabile. Buona invece la colonna sonora, ingrado di sottolineare sempre nel modo giusto l'azione a schermo. Graficamente parlando il titolo si attesta su buoni livelli, così come  la modellazione poligonale dei personaggi, anche se visivamente parlando l'unreal engine 3 (il motore grafico su cui poggia il titolo) inizia decisamente a sentire il peso degli anni. In definitiva DMC: Devil May Cry è  un buon nuovo inizio e ci sono ottimi margini di miglioramento, tuttavia non possiamo proprio perdonare al team di sviluppo, la scarsa cura riposta nella narrazione e nella caratterizzazione dei personaggi proposti. Vista non solo la qualità dei loro precedenti lavori in questo frangente, ma anche l'importanza di questa storica saga Capcom, da sempre simbolo di un certo modo di fare e sviluppare action game. Un titolo consigliato principalmente ai neofiti della serie, per tutti i fan di vecchia data invece, il consiglio è di rigiocarsi i vecchi capitoli, in attesa di un quantomai improbabile quinto capitolo. Let's Rock!

Pro
- Art direction eccezionale
- Level e monster design ricercati 
- Buona la caratterizazzione del nuovo Dante
- Ostico come i vecchi capitoli
- Interessanti le novità introdotte al combat sistem

Contro
-Doppiaggio in italiano pessimo
- Le fasi platform spezzano troppo il ritmo dell'azione risultando forzate e fuori contesto
- Pessima caratterizzazione dei personaggi (dante escluso)
- Dialoghi mal scritti
-Motore grafico datato

 Voto Finale 7,0
Dati: Publisher: Capcom Team di sviluppo: Ninja Theory Genere: action  Data di Uscita:Disponibile Formato:PS3 e Xbox 360

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