giovedì 31 marzo 2011

Kingdom Hearts: Playstation 2 Reborn

 Recensione a cura di Lumi.
Introduzione:
Cominciare una recensione di retrogame provoca sempre un tuffo al cuore, specie se si tratta di titoli del calibro di Kingdom Hearts, che riscosse un grande successo ed è rimasto impresso nel cuore di così tante persone.
L'espediente narrativo è un cocktail che sa dosare elementi classici e immancabili per quasi tutti i GdR e tematiche espresse in maniera delicata e precisa.


Grafica:
lo stile grafico di questo videogame ha molto del cartoonesco: colori brillanti e accesi, scenari quasi fiabeschi (basti pensare anche solo al mondo di Aladdin) in grado di riportarci nelle atmosfere dei nostri film d'animazione Disney preferiti.
Molto azzeccata la scelta dello stile dei personaggi principali. (Anche se ammetto le scarpe di Sora forse era meglio prenderle di un paio di numeri più piccole).
 Dispiace notare che le animazioni facciali dei personaggi all'interno delle sequenze di gioco sono pressoché inesistenti,  ottime le texture anche se  alcune non sono proprio al massimo, specie quelle delle piante (comunque era ps2 non dimentichiamolo).


Gameplay:
 Kingdom Hearts si prensenta come uno splendido esempio di ibrido tra GdR e Action game.
I combattimenti in tempo reale sono frenetici e serrati e richiedono una piccola preparazione tattica (almeno quando si tratta di pesci piccoli, con i boss è tutta un'altra storia) e i nostri amici Pippo e Paperino saranno sempre pronti a darci manforte,
I comandi sono intuitivi e customizzabili (un esempio ne è il settaggio magie e la scelta delle abilità adottabili da ciascun personaggio).
Dispiace notare una  leggera monotonia degli incontri casuali, non sempre evitabili. A  rendere più difficili i già impegnativi combattimenti ci pensa una regia virtuale piuttosto ballerina.


Longevità:
 Il titolo per essere portato a termine richiede fra le 60 e le 100 ore senza contare che questo è uno di quei giochi che si ricomincia volentieri più e più volte per il solo gusto di volerlo finire al 100% e sviscerarne ogni anfratto più nascosto.
Dai minigiochi sparsi qua e là per tutto l'universo alla possibilità di sbloccare il finale segreto, fanno di Kingdom Hearts un titolo che si presta ad essere rigiocato almeno due volte, per chi si è appassionato a questo gioco così bello e vario.


Commento finale:
Personalmente, ritengo questo videogame uno dei più riusciti della generazione precedente, in grado di accendere di magia i nostri cuori grazie a tematiche trattate in maniera complessa.
Una perla di rara bellezza e purezza, che ha saputo sfruttare al meglio sia le conoscenze  dei programmatori della Square che i personaggi e le ambientazioni della Disney.


Voto finale: 8.8

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