lunedì 21 febbraio 2011

Recensione: Heavy Rain

Il Team parigino dei QuanticDreams sforna uno dei titoli più rivoluzionari che siano mai apparsi su consolle, capace di fondere in maniera molto riuscita cinema e videogames. Nonostante abbia spaccato in due il popolo del videoludo, questo controverso capolavoro sfornato da quel genio di David Cage (game designer del gioco) porta con se una forte carica innovativa non tanto sotto il profilo del gameplay quanto sul profilo della narrazione, dove raggiunge vette che superano di molto gli standard attuali.
Che cosa sei disposto a fare per amore? Fino a che punto ti spingeresti per salvare qualcuno che ami? queste sono le domande a cui ogni player dovrà rispondere con le proprie scelte nel corso del gioco. Questo è Heavy Rain, aprite gli ombrelli se non volete bagnarvi.


Grafica: Il motore grafico su cui gira il gioco è qualcosa di davvero impressionante, i modelli poligonali di personaggi e ambienti raggiungono vette di fotorealismo al punto tale, che la sensazione di giocare un film è molto marcata, ottime le texture davvero ben realizzate, con effetti come sgraffi e ruggine di  ottima qualità, discorso a parte meritano le animazioni  molto fluide e realistiche in particolare quelle dei volti, semplicemente strepitose.

Gameplay: Il gameplay è costruito sugli oramai troppo abusati  Qte,  il player per tutto il gioco dovrà premere a tempo le icone su schermo.

Sonoro e Doppiaggio: la colonna sonora si presenta molto originale e ben contestualizzata all'azione su schermo, la recitazione degli attori è semplicemnte da applausi, così come l'ottimo doppiaggio.

Longevità: per portare a termine il gioco serviranno tra le sette e le undici ore, nessun extra da segnalare e nessuna modalità multiplayer online.Va detto però che sono presenti 22 finali diversi in quanto la storia cambia a seconda delle scelte del videoplayer.

Commento Finale: 
I ragazzi di Quanticdreams scuotono il popolo del videoludo sfornando un gioco capace di emozionare come pochi  videogame sanno fare. Giocando  Heavy Rain si ha come la sensazione che a David Cage sia mancato il coraggio di proporre qualcosa di troppo innovativo ( da qui penso nasca  la scelta dei Qte), ma nonostante ciò va detto che è riuscito a trovare la quadratura del cerchio, proponendo una trama adulta e coerente dall'inizio alla fine lasciandosi alle spalle le sbavature presenti sulla sceneggiatura dell'ottimo Fahrenheit (vecchio titolo  playstation2), peccato però perchè cosi comè Heavy Rain è si un'ottimo gioco ma che sfiora soltanto il titolo di Capolavoro assoluto. Voto finale 9.0

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