domenica 8 aprile 2012

Deep Inside: Presente e futuro a confronto

 Torna la rubrica Deep Inside, Buona pasqua a tutti e grazie per il continuo supporto, perchè senza di voi, noi non avremmo la spinta necessaria per andare avanti e lottare ! Thanks To You All people !!!

Le uscite di titoli tripla A ha decisamente infiammato questi primi mesi dell'anno, eppure osservando i movimenti dell'industry sembra che i prossimi saranno ancora più intensi di quelli appena trascorsi. Nonostante questa generazione di frecce al suo arco ne abbia ancora molte, sono sempre più insistenti i rumors riguardo alla prossima home console di Sony, che fra ipotetiche specifiche e nomi in codice stanno letteralmente rimbalzando da una parte all'altra della rete. Proprio per questo motivo è molto probabile che l'Eletronic Entertainment Expo di Los Angeles si prospetti davvero esplosivo, fra nuove IP, nuove informazioni su opere multimediali interattive di alto richiamo e  la concreta possibilità di vedere già un'assaggio di quella sarà la prossima generazione di console, che considerando il trand attuale dell'industry video ludica non ritengo essere così lontana come molti affermano. Tuttavia non sono qui per fare il Patcher di turno (noto analista che spara previsioni assurde pensando di riuscire a prevedere il futuro). A prescindere da quello che la fiera losangelina porterà con se, il mio augurio è che i Developers continuino su questo splendente binario, fatto di opere multimediali interattive uniche ed in grado di trasmettere emozioni  intense, che ti restano nel cuore, come una persona  cara. Ebbene si cari lettori, i videogiochi possono, anzi devono trasmettere emozioni perchè non sono semplici giocattoli, sono molto di più,  sono opere d'arte al pari del cinema o della letteratura. Non me ne vogliano i detrattori di questo pensiero che oltre ad essere mio ritengo essere la realtà nella sua essenza più pura. E basta con la ghettizzazione di questa nuova forma d'arte e di espressione del pensiero umano, perchè all'alba di questo 21 secolo non  può esserci ancora spazio per i pregiudizi o per discorsi accademici basati sull'ignoranza e la non cultura.

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